La creazione di una rete "punto a punto" consente di intervenire e recuperare dati sensibili sul territorio in modo capillare, cosi da massimizzare le performance dell’impianto. L'intervento prevede l'utilizzo di un’elettronica di dimensioni ridotte nelle plafoniere dei corpi luce, atta a pilotare e monitorare l’alimentatore, creando così una rete di comunicazione di tipo wireless magliata tra i vari device, che convergeranno poi ad un concentratore con funzione di gateway. In proposito, è bene sottolineare come il cablaggio dell’elettronica risulti essere molto semplificato, in quanto la linea 220Vac che arriva dal palo entra nella scheda driver per poi riuscire verso l’alimentatore. La gestione dell’elettronica è demandata a una sala di controllo che ha il compito di raccogliere i dati ritenuti sensibili, di governare il funzionamento dei device e delle apparecchiature in campo, di individuare in modo tempestivo i possibili guasti, e, infine, di segnalare al gestore/manutentore la possibile causa del guasto stesso.
Durante il suo esercizio, ciascun device ha una dipendenza diretta dal server centrale, ma nel momento in cui venisse a mancare la comunicazione con il data center, in modo autonomo, il device passerà a un funzionamento di tipo stand alone. In questa modalità il device non aspetterà istruzioni sul tipo di comportamento da assumere dall’esterno, ma le reperirà dalla memoria locale precedentemente configurata. Si ottiene così un drastico aumento del grado di affidabilità del sistema, in quanto è possibile garantire un funzionamento corretto dei device anche in mancanza, per un tempo più o meno prolungato, della linea di comunicazione.
In relazione al progetto di efficientamento e riqualificazione della rete di pubblica illuminazione si evidenzia che: nel caso di corpi luce sostituiti, la nuova armatura sarà equipaggiata con ottica, sorgente LED, alimentatore e driver di controllo wireless, mentre nel caso di riduzione della potenza (centro storico) o dove è previsto il mantenimento dei corpi luce attuali, verrà introdotto il solo driver di controllo all’interno dell’armatura. Sarà dunque possibile agire in modo puntuale sulla singola sorgente luminosa, pilotandone il flusso luminoso e monitorandone sia i consumi che gli eventuali default che possono insorgere nel tempo.